T Fondaco dei Tedeschi
Il Fontego dei Tedeschi (o, in italiano, Fondaco dei Tedeschi) è un palazzo di Venezia, situato nel sestiere di San Marco e affacciato sul Canal Grande, vicino al Ponte di Rialto.
Come il Fontego dei Turchi il Fontego dei Tedeschi è di antica fondazione e legato alle esigenze commerciali della Repubblica di Venezia: punto d'approdo delle merci trasportate da mercanti tedeschi di Norimberga, Judenburg e Augusta che qui le immagazzinavano. Qui operavano per i loro commerci anche le popolazioni di lingua tedesca che avevano un accordo di dedizione con la Serenissima, come gli abitanti dell'Altopiano dei Sette Comuni.
Nel 1508 venne celebrata la conclusione dei lavori di ricostruzione dopo un incendio con una messa solenne e nello stesso anno una contesa per il pagamento degli affreschi di Giorgione fa pensare che anche la decorazione esterna fosse completa. verso il 1760 gli affreschi erano ancora discretamente leggibili, come dimostra una serie di incisioni di Anton Maria Zanetti.
Come gli altri fonteghi della città, anche questo fu soppresso con la caduta della Repubblica nel 1797.
Il palazzo è stato a lungo di proprietà delle Poste Italiane. Ceduto nel 2008 al gruppo Benetton è stato sottoposto a un nuovo intervento di recupero statico e funzionale, sotto la direzione artistica dell'architetto olandese Rem Koolhaas, per la sua riconversione in centro commerciale dotato anche di un polo culturale, che è stato aperto al pubblico il 1 ottobre 2016.
T Fondaco dei Tedeschi è adesso luogo di moda e accessori, orologi e gioielleria, vini e alcolici, profumi e cosmetici, artigianato locale e prodotti alimentari gourmet: con il restauro firmato da Rem Koolhaas, la grande struttura sul Canal Grande è ora un grande polo del lusso con i più richiesti prodotti di alta gamma firmati da marchi italiani e internazionali.
Ospitando marchi come Gucci, Valentino, Jimmy Choo, Versace e molti altri, al T Fondaco dei Tedeschi è possibile sbizzarrirsi tra i marchi più diversi per tutte le esigenze e i gusti, dal classico al più ricercato, mettendo d’accordo davvero tutti.