Avant l'alphabet. Voyage en Mésopotamie aux origines de l'écriture
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A Palazzo Loredan, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, a Venezia, la mostra organizzata dalla Fondazione Giancarlo Ligabue dal titolo: «Prima dell’alfabeto. Viaggio in Mesopotamia alle origini della scrittura».
Quasi 200 opere verranno esposte al pubblico per la prima volta, tra le quali spiccano antichissime tavolette e straordinari sigilli risalenti a 5.000 anni fa. Testimonianze che rievocano la grande civiltà dell’Antica Mesopotamia, territorio ora reso inaccessibile a causa dei conflitti bellici. L’esposizione si terrà dal 20 gennaio al 25 aprile 2017 e mostra finalmente al pubblico un altro tassello dell’immenso tesoro collezionato da Giancarlo Ligabue.
Il figlio Inti, presidente della Fondazione che porta il nome del padre, porta alla luce questo tesoro coadiuvato da prestiti del Museo archeologico di Venezia e del Museo di Antichità di Torino. Dal Museo archeologico di Venezia arrivano in prestito bellissimi frammenti di bassorilievi rinvenuti dallo scopritore della mitica Ninive, Austen Henry Layard, che nell’ultimo periodo della sua vita si era ritirato proprio a Venezia, a Palazzo Cappello Layard (donò i suoi oggetti alla città nel 1875); dal Museo di Antichità di Torino un frammento di bassorilievo assiro fortemente iconico raffigurante il re Sargon II, scoperto nel 1842 da Paul Emile Botta - console di Francia a Mosul - e da lui donato al re Carlo Alberto. «La mostra tratta degli albori dell’umanità con le tecniche più all’avanguardia - spiega Inti Ligabue – sono oggetti antichissimi, sigilli grandi come un pollice e tavolette grandi come uno smartphone, quindi devono essere ingranditi per poter essere compresi». A palazzo Loredan ci saranno 40 elementi informativi, banner, touch screen e la possibilità di fare anche un tour virtuale. Ma anche laboratori didattici per i bambini, essendo proprio la Mesopotamia e i Sumeri programma delle classi quarta e quinta elementare.