Messaggio di errore

  • Notice: Undefined index: field in date_entity_metadata_struct_getter() (linea 665 di /web/htdocs/www.artivenezia.com/home/sites/all/modules/date/date.module).
  • Notice: Undefined index: field in date_entity_metadata_struct_getter() (linea 665 di /web/htdocs/www.artivenezia.com/home/sites/all/modules/date/date.module).

Conversations. Bai Ming and his students on Chinese Ceramics

Conversations. Bai Ming and his students on Chinese Ceramics
23/09/2018 - 17:30 to 22/11/2018 - 22:30

Inaugurazione della mostra: Conversations. Bai Ming and his students on Chinese Ceramics

22 settembre 2018, ore 17.30

Si torna a parlare di Cina alla Fondazione Querini Stampalia con la mostra Conversations. Bai Ming and his students on Chinese Ceramics, aperta al pubblico dal 23 settembre al 22 novembre 2018.

La promuovono Fondazione Querini Stampalia e Academy of Arts & Design, Tsinghua University.

“Ancora una volta un artista internazionale che trasforma elementi della tradizione in creatività contemporanea, affidando alla ceramica il compito di rappresentare un mondo sospeso tra età e continenti diversi, tra memoria e innovazione, tra il lontano Catai e Venezia” sottolinea Elisabetta Dal Carlo, curatrice del progetto.

Antichissimo il legame tra l’Oriente e la produzione di ceramiche: le prime forme risalgono al Neolitico. E antichissimo è il rapporto che questi manufatti hanno con Venezia. E’ Il Milione del veneziano Marco Polo, nel XIII secolo, a darne notizia, forse per primo in Europa. Tradizione vuole che sia stato lui a portare in laguna la prima porcellana cinese: un piccolo vaso bianco del X secolo circa, con una delicata decorazione a rilievo a foglie e tralci fioriti, conservato nel Tesoro di San Marco.   Da allora ceramica e porcellana in Cina hanno continuato a svilupparsi, guadagnando nel tempo la dignità di vera e propria produzione artistica al pari di pittura e scultura. Oggi gli artisti cinesi si trovano così a confrontarsi con la tradizione millenaria di quest’arte e il desiderio di esprimere nuovi contenuti e nuove forme.

Bai Ming è uno dei più noti rappresentanti dell'arte della ceramica cinese contemporanea, famoso sia negli Stati Uniti che in Francia per le sue forme uniche, purissime, dai colori delicati e brillanti insieme.

Lo spirito estetico della tradizione popolare cinese – afferma Bai Ming – è presente in tutta la mia arte, non solo nella sua influenza sulla forma artistica, ma anche nei materiali e in quella meticolosità che suggerisce una profonda comprensione della natura e della sfera divina.  Aspiro a preservare nei miei lavori tutte le informazioni connesse alla tradizione cinese: non dovremmo cercare la modernità in tempi moderni”.

Nella sua produzione si rintraccia la duplice suggestione dei paesaggi cinesi – in cui Bai Ming è cresciuto – e della tradizione: dalla pittura a inchiostro, ai richiami “impressionisti” della ceramica neolitica. L’importante per l’artista è preservare il legame con il tempo: i materiali sono lasciati liberi di sprigionare al meglio le loro potenzialità e la loro bellezza. Ogni oggetto è un atto di “rinascita visiva e spirituale. Dove la porcellana si origina da un paziente dialogo tra il fuoco e l’argilla, così da formare un fragile ma eterno vaso”.

In Conversations le opere di Bai Ming, mai esposte prima in Italia, ‘dialogano’ con quelle di alcuni studenti del Department of Ceramic Art in the Academy of Arts and Design della prestigiosa Tsinghua University, che egli dirige e in cui insegna. Una sfida e un confronto accolti da Jin Zhenhua, Xu Runhui, Zhu Guodong, Wang Guodong, Sun Yue, Cui Jiuxiao, Han Xiangdong,  Go Hyerim, Wei Yunnong,  Liu Peiyang, Sun Jialing, Yu Mengtong.

In mostra anche una piccola sezione dedicata ad alcune porcellane cinesi del Settecento appartenenti alle collezioni della Querini Stampalia. Tazzine, piattini e vasi in porcellana con decori policromi raccontano il gusto di un’epoca e la passione per l’esotico, l’Oriente, in una parola la ‘Chinamania’ esplosa in Occidente nel XVIII secolo.

Progettazione e realizzazione allestimento della mostra e progettazione grafica del catalogo a cura di  We Exhibit.