Don Carlo
È tutta giocata sull’oppressivo ruolo della Chiesa, silenziosa e onnipresente, nel nerissimo regno di Filippo II, che viene bardato come un papa con tanto di tiara nella scena dell’autodafè. Sì perché è tutto nero sulla scena disegnata da Radu Boruzescu, così come neri sono i costumi di Petra Reinhardt, quasi che il colore delle tonache clericali si riflettesse sul mondo di Filippo e Carlo, come Amleto spesso in compagnia di un teschio. È fatto di immagini molto forti questo spettacolo di Carsen, più scabro e cupo come mai prima. Molto forte è la scelta del moderno autodafè dove non si bruciano corpi ma libri e chi dissente viene eliminato con un colpo alla nuca.
Rappresentazione della versione italiana in quattro atti (10 gennaio 1884)
LOCANDINA
Direttore Myung-Whun Chung
Regia Robert Carsen
Assistente alla regia e movimenti coreografici Marco Berriel
Scene Radu Boruzescu
Assistente alle scene Serena Rocco
Costumi Petra Reinhardt
Luci Robert Carsen e Peter Van Praet
CAST
Filippo II Alex Esposito
Don Carlo Piero Pretti
Rodrigo marchese di Posa Julian Kim
Il grande inquisitore Marco Spotti
Un frate Leonard Bernad
Elisabetta di Valois Maria Agresta
La principessa Eboli Veronica Simeoni
Tebaldo Barbara Massaro
Il conte di Lerma Luca Casalin
Un araldo reale Matteo Roma
Una voce dal cielo Gilda Fiume
Deputati fiamminghi
Szymon Chojnaki, William Corrò, Matteo Ferrara, Armando Gabba, Claudio Levantino, Andrea Patucelli