Luci mie traditrici
L’opera in due atti con libretto e musica del compositore palermitano, ispirata al secentesco Il tradimento per l’onore dell’avvocato veneziano Francesco Stramboli, è forse il lavoro per il teatro più rappresentato di Sciarrino: presentata per la prima volta in tedesco nel 1998 al Festival di Schwetzingen, l’opera è stata allestita non meno di trenta volte in tre continenti. La Fenice la proporrà in italiano, con un ‘congedo’ in prima esecuzione assoluta, in un allestimento firmato dal regista Valentino Villa, con le scene di Massimo Checchetto e i costumi di Carlos Tieppo.
La direzione d’orchestra è affidata a Tito Ceccherini, che guiderà un cast formato dal soprano Wioletta Hebrowska interprete della Malaspina, dal baritono Otto Katzameier nelle vesti del Malaspina, dal controtenore Carlo Vistoli nel doppio ruolo dell’ospite e della voce dietro il sipario, e con il tenore Leonardo Cortellazzi nel ruolo del servo. Cinque le recite in programma: il 13, 14, 18, 22, 24 settembre 2019.
La vicenda si ispira al celebre quanto tragico episodio biografico di Gesualdo da Venosa raccontato nel dramma Il tradimento per l’onore dell’avvocato veneziano Francesco Stramboli (e non di Giacinto Andrea Cicognini, come erroneamente si credeva fino a pochi decenni fa). La pièce seicentesca, che narra la storia del tradimento amoroso e del truce delitto passionale, è però solo lo spunto iniziale: la drammaturgia sciarriniana si discosta largamente dalla fonte, con l’eliminazione delle parti comiche – riutilizzate nella sua più recente opera Ti vedo, ti sento, mi perdo – e fino alla creazione di un libretto ‘cinematografico’, fatto di piccole sequenze, per lo più duetti, costruite in modo da creare una vertiginosa tensione emotiva.
A questi flash di brevi inquadrature, si alterna una sorta di storia parallela, vale a dire la dissoluzione della chanson a tre voci (1608) del compositore francese Claude Le Jeune, basata su un testo di Gilles Durant de la Bergerie. La si sente cantare a sipario chiuso, prima che cominci l’azione; poi ritorna nel primo intermezzo in forma completa; nel secondo, con alcuni segni dislessici e di sfaldamento; infine nel terzo intermezzo in un grado maggiore di dissoluzione
MALIBRAN THEATER
Conductor Tito Ceccherini
Director Valentino Villa
Sets Massimo Checchetto
Costumes Carlos Tieppo
Lighting Fabio Barettin
CAST
La Malaspina Wioletta Hebrowska
Il Malaspina Otto Katzameier
The Guest Carlo Vistoli
The Servant Leonardo Cortellazzi
Backstage voice Livia Rado
Segue
Distendi la fronte
congedo per cinque voci con strumenti editore proprietario: Edizioni Musicali RaiCom