Luigi Pericle: beyond the visible
La Fondazione Querini Stampalia di Venezia ospita la prima retrospettiva dell'artista Luigi Pericle (Basilea 1916-Ascona 2001), un protagonista della pittura europea del secondo Novecento, riemerso dopo anni di dimenticanza. Autore basilese ma, d’origine paterna marchigiano (Monterubbiano), Luigi Pericle ha attraversato un capitolo di storia dell'arte apprezzato dai nomi più blasonati del sistema: dal collezionista Peter G. Staechelin a Sir Herbert Read, trustee della Tate Gallery, dal museologo Hans Hess, curatore della York Art Gallery, ai titolari della galleria Arthur Tooth&Sons di Londra dove espose negli anni Sessanta accanto ad Appel, Jorn, Tàpies, Dubuffet o Mathieu.
Riemerso dall'oblio, oggi Luigi Pericle è al centro di un grande progetto di recupero critico e filologico. Il piano di studio, restauro, conservazione, catalogazione del suo patrimonio artistico – tutelato dall’Associazione “Archivio Luigi Pericle” - vede nella mostra veneziana nel contesto dei sei mesi della 58 Biennale d’Arte, la prima tappa di un articolato percorso di valorizzazione. Accompagnata da un catalogo scientifico (Silvana Editoriale) la mostra allinea 50 opere, fra dipinti su tela e su masonite, oltre a chine su carta degli anni Sessanta e Settanta, frutto di un lavoro inesausto di riflessione sul linguaggio della pittura e sul segno intuitivo come manifestazione di spinte interiori e di una indagine visionaria attraverso gli strati più reconditi della coscienza.
Il bancone disegnato dal grande architetto Carlo Scarpa – autore del restauro dell'area espositiva a piano terra della Fondazione – accoglierà testimonianze inedite, stralci, appunti autografi, esercizi di analisi e pagine di diario, insieme ad altre opere grafiche capaci di restituire al pubblico la personalità eclettica dell'uomo, dell'artista e del pensatore. La mostra è curata dal critico e storico Chiara Gatti in collaborazione con Marco Pasi dell'Università di Amsterdam (UvA) e Associazione Europea per lo Studio delle Religioni (EASR), Michele Tavola delle Gallerie dell'Accademia di Venezia e Luca Bochicchio, direttore di Casa Museo Jorn di Albisola, AdAC Università di Genova.
Il progetto è patrocinato, tra gli altri da: Confederazione Svizzera Consolato generale di Svizzera a Milano, Repubblica e Cantone Ticino, Ticino Turismo, Fondazione Monte Verità di Ascona, Fondazione Eranos di Ascona, Università Cà Foscari di Venezia. La mostra gode del sostegno della Fondazione Svizzera per la Cultura Pro Helvetia.