Matthias Schaller Leiermann
Dal 7 maggio al 29 settembre 2019 Murano, Museo del Vetro
A cura di Chiara Squarcina e Matthias Schaller
L’artista Matthias Schaller sviluppa nella serie Leiermann due temi: lo specchio – fonte e tramite di riflessioni intellettive, ideali e razionali – e Venezia – luogo simbolo, storico e culturale, connesso alla contemporaneità. Il percorso che ci suggerisce Schaller propone quindi un’articolata lettura. Le sue opere fotografiche sono riferite a specchi antichi, presenti nei palazzi e musei veneziani, e conducono l’osservatore a immaginare e, conseguentemente, a ragionare su quali e quanti personaggi sono stati catturati da queste superfici specchianti che a loro volta creano una fugace imitazione della realtà.
Per questa linea interpretativa Schaller si aggancia alla composizione di Franz Schubert Der Leiermann, dove viene interpretata-imitata una poesia di Wilhelm Müller. Così il suono rievoca l’immagine che, a sua volta, si propone non in veste originale, bensì come imitazione per focalizzare aspetti e peculiari sviluppi tematici del soggetto. In tal modo Schaller sceglie di condividere questa interpretazione per soffermarsi su cosa e come gli specchi del passato traghettino l’odierna immagine di Venezia.
Questa città, per l’artista, non può riflettere alcunché in quanto i suoi abitanti, anno dopo anno, lasciano la città. Una personale visione che conduce l’osservatore a esaminare criticamente questi contesti – lo specchio e la città – riformulati da Schaller che li vuole accomunati da una passività latente.
Così le sue fotografie pongono criticamente l’attenzione su come un meraviglioso e affascinante contesto, oggetto di ammirazione, può essere offuscato dall’“assenza”. Il poeta Müller descrive la scomparsa di un uomo che lascia la città, e la canzone di Schubert evidenzia questo pensiero ispirando Schaller che nel raccontare l’“assenza” traghetta l’osservatore attraverso un’atmosfera metaforica, da cui emerge un’aura di tristezza per come il tempo trasformi Venezia.